venerdì 3 dicembre 2010

Gioacchino Genchi a Modena, sabato 4 dicembre 2010


A chi mi vuole intimidire o pensa di mettermi il bavaglio faccio sapere che non ho alcuna intenzione di arrendermi.

Ecco perché sabato 4 dicembre 2010, alle ore 21:30, al teatro "la Tenda" di Modena, in Viale Monza (angolo Viale Monte Kosica, di fronte la stazione delle corriere), parteciperò alla presentazione del libro "Il caso Genchi: storia di un uomo in balia dello Stato", di Edoardo Montolli, Aliberti Editore.

La manifestazione è organizzata dal "Popolo Viola" di Modena, in collaborazione con "Libertà e Giustizia", con l'Associazione culturale "L'Asino che vola" e il Movimento "Agende Rosse".

3 commenti:

Francesco ha detto...

Giacchino, non puoi mancare a Bologna il 16, 17 e 18 dicembre:

http://www.jusprimaenoctis.net/?x=entry:entry101205-021954

Giampiero ha detto...

Marco Travaglio ha chiuso in fretta e furia senza preavviso, portandosi via ogni post e ogni nostro commento... posso comunque dire, così resto anche nel tema del post, che in uno degli ultimi post di Travaglio, quello che parlava delle trattative tra stato e mafia, negate da pigi battista, feci un commento che spaventò anche me... partendo da un presunto ricatto allo stato da parte della mafia, ipotesi ormai digerita e assimilata dalla maggior parte degli estimatori della materia, partendo dal ricatto dunque, puntai il dito sull'eccessiva fragilità dello stato italiano ponendo anche una più che lecita domanda: non è che qualche nostro politico FINGENDO DI ESSER RICATTATO DALLA MAFIA, si abbandona deliberatamente in attività mafiose... e i boss nei bunker sotterranei altro non sono che i di lui soldati in trincea? In altre parole... NON E' MICA CHE LA TESTA DELLA MAFIA STA A ROMA E LE BRACCIA IN CAMPANIA, SICILIA, CALABRIA ETC ETC e quella trattativa di cui si parla tanto, altro non sia che una semplice giustificazione per allontanare certezze lasciando solo sospetti? Pensateci bene, cosa avevano scoperto Falcone e Borsellino... e prima ancora Dalla Chiesa... per essere eliminati? TUTTI ABBANDONATI DALLO STATO PROPRIO NEL MOMENTO PIU' DELICATO E POCO PRIMA DI ESSERE AMMAZZATI.

NEANCHE TRE GIORNI DOPO IL BLOG E' SPARITO.

Anonimo ha detto...

Operazione trasparenza: la mafia.
La mafia è un’organizzazione segreta militare atipica e non riportata dalla Costituzione, le cui attività, rigorosamente coperte dal segreto di Stato, sono rivolte a proteggere lo Stato e la segretezza dell’organizzazione stessa con tutti i mezzi possibili ed immaginabili, inclusi omicidi, torture, stragi, guerre, sotto il comando dell’organo da cui prende gli ordini: la Presidenza del Consiglio. Sono tutt’oggi sconosciute anche le modalità con le quali, i rappresentanti dei cittadini che hanno preso conoscenza della porzione di segreti di Stato di competenza, non abbiano mai divulgato notizia a proposito dell’organizzazione mafiosa se non riferendosi alle notizie già in circolazione e lasciando nel mistero senza speranza quanto di loro conoscenza segreta. Si può comunque ipotizzare un rito di giuramento.
I mezzi di cui dispone l’organizzazione mafiosa, come è facilmente intuibile, sono tutte le risorse di cui dispone lo Stato: materiali, immateriali, umane.
I nomi degli agenti mafiosi, sono coperti dal segreto ma si comprende inequivocabilmente che sono numerosi quanto una qualsiasi categoria di forza armata e ben distribuiti in tutto il paese. Essi, persone insospettabili che normalmente svolgono una normale vita privata, con un normale lavoro di copertura che spazia dai più umili ai più importanti, sono sottoposti ad una speciale disciplina dove la violazione del segreto è punita con la morte. Questa condanna viene estesa anche ai rappresentanti dei cittadini, che una volta prestato giuramento solenne, venuti a conoscenza di tale organizzazione ne divulghino in qualunque momento futuro e in qualunque parte del mondo, l’esistenza.
xxx