lunedì 31 gennaio 2011

Gioacchino Genchi a Piacenza, venerdì 4 febbraio 2011


Venerdì 4 febbraio 2011, alle ore 21:00, a Piacenza, all'Auditorium S. Ilario di Corso Garibaldi n. 17, parteciperò alla presentazione del libro "Il caso Genchi: storia di un uomo in balia dello Stato", di Edoardo Montolli, edito da Aliberti, organizzata dall'IDV di Piacenza.
Nel corso dell'incontro si parlerà delle infiltrazioni mafiose nel nord Italia e dei più recenti eventi di cronaca nazionale.

martedì 25 gennaio 2011

Gioacchino Genchi a Ragusa, sabato 29 gennaio 2011


Sabato 29 gennaio 2011, alle ore 17:00, a Ragusa, City (Villa Margherita), parteciperò con Antonio Condorelli (direttore di «Sud») e Angelo Dinatale (giornalista RAI) all'incontro "Mafia-Antimafia: chi sta da una parte e chi dall'altra?".
L'evento è organizzato dalla Federazione della Sinistra - Sinistra Ecologia e Libertà - Italia dei Valori - Il clandestino.

lunedì 24 gennaio 2011

Gioacchino Genchi, martedì 25 gennaio, dalle ore 14:00, su Sky Tg24

Domani, martedì 25 gennaio, dalle ore 14:00, parteciperò in diretta su Sky Tg24 al programma condotto da Paola Salluzzi su intercettazioni e il caso Ruby.

lunedì 17 gennaio 2011

Gioacchino Genchi a Roma, mercoledì 19 gennaio 2011, "Notti contro le Mafie … ricordando Paolo Borsellino"


Mercoledì 19 gennaio 2011, alle ore 21:00, a Roma, alla Locanda Atlantide, in Via dei Lucani 22/B (Zona Scalo San Lorenzo), parteciperò con Emiliano Morrone all'evento "Notti contro le Mafie … ricordando Paolo Borsellino". Nella manifestazione saranno raccolte le firme per la campagna "I corrotti restituiscano ciò che hanno rubato", lanciala da Libera.
L'iniziativa è stata organizzata dagli Studenti Viola, in collaborazione con: Libera, daSud, Movimento Agende Rosse, Reteviola e Locanda Atlantide.

Gioacchino Genchi a Roma, mercoledì 19 gennaio 2011

Mercoledì 19 gennaio 2011, alle ore 21:00, a Roma, alla Locanda Atlantide, in Via dei Lucani 22/B (Zona Scalo San Lorenzo), parteciperò con Emiliano Morrone all'evento "Notti contro le Mafie … ricordando Paolo Borsellino".  Nella manifestazione saranno raccolte le firme per la campagna "I corrotti restituiscano ciò che hanno rubato", lanciala da Libera.
L'iniziativa è stata organizzata dagli Studenti Viola, in collaborazione con: Libera, daSud, Movimento Agende Rosse, Reteviola e Locanda Atlantide.

martedì 11 gennaio 2011

Gioacchino Genchi in provincia di Taranto per tre giorni, dal 12 al 14 gennaio 2001


Su invito degli amici e dei giovani dell'Italia dei Valori della provincia di Taranto, dal 12 al 14 gennaio 2011 parteciperò ad una tre giorni in Puglia, ad una serie di iniziative sui temi della legalità e della lotta alla mafia.

Questo il programma:

Mercoledì 12 gennaio 2011
- PALAGIANELLO: alle ore 10:00, nella sala consiliare, incontro con gli studenti dell'Istituto Professionale "Sforza";
- CASTELLANETA: alle ore 18:00 presso l'Istituo Statale "Mario Perrone", incontro con la cittadinanza;

Giovedì 13 gennaio 2011
- TARANTO: alle ore 10:00, presso il Liceo "Archita", incontro con gli studenti;
- GROTTAGLIE: alle ore 18:00 nella sala consiliare, incontro con la cittadinanza;

Venerdì 14 gennaio 2011
- LATERZA: alle ore 10:00, presso il Liceo scientifico "G.B. Vico", incontro con gli studenti;
- LATERZA: alle ore 18:00 presso la Cittadella della Cultura, incontro con la cittadinanza;

lunedì 10 gennaio 2011

Anche per quest'anno mi è stato confermato l'incarico all'Università di Tor Vergata

Cari amici sono lieto di farvi sapere che anche per l'anno accademico 2010-2011 mi è stato confermato dall'Università degli Studi di Roma "Tor Vergata" l'incarico di insegnamento presso la "Scuola biennale di specializzazione per le professioni legali", nell'ambito della cattedra di Diritto Processuale Penale.
Le prossime lezioni si svolgeranno:
- sabato 15 gennaio 2011, dalle 11:15 alle 13:15;
- sabato 22 gennaio 2011, dalle 11:15 alle 13:15;
- sabato 12 febbraio 2011, dalle 09:00 alle 11:00;

Tratterò la tematica delle intercettazioni telefoniche ed ambientali. Le problematiche connesse alla analisi dei tabulati telefonici nella ricostruzione della dinamica del crimine.

La questione dell'instradamento con riferimento alle intercettazioni internazionali. Lo studio dei tracciati GPS e delle video riprese.

Il quadro criminoso di riferimento sarà quello del terrorismo e dei fenomeni criminosi complessi con particolare riguardo alla criminalità organizzata.


lunedì 3 gennaio 2011

Non si governa con cimici e petardi


Non si governa con cimici e petardi
di Gioacchino Genchi, dal blog de "il Fatto Quotidiano" del 3 gennaio 2010

Le ultime notizie sui rinvenimenti delle microspie al Ministero delle Riforme e presso l'abitazione romana di Bossi fanno molto riflettere. La notizia è successiva allo scoppio dei petardi alla sede della Lega di Gemonio.

Intanto il Gip di Varese, al termine dell'interrogatorio di garanzia, ha deciso di non convalidare il fermo del 21enne Marco Previati, denunciato dagli inquirenti insieme ad altri due ragazzi di 26 e 29 anni. Maroni aveva subito tuonato "Attentato alla democrazia". Bossi l'aveva seguito a ruota "Vogliono bloccare la lega". Calderoli aveva lanciato il proclama per allertare tutti alla mobilitazione "Preparate la colla".

Quando si è scoperto che quella che era stata spacciata per una bomba era solo un petardo e che il maggiore indiziato era pure figlio di un militante leghista, è iniziata la marcia indietro. Niente carcere, ha rettificato il segretario del Carroccio: "Mandarli in galera non serve a niente. Li faremo venire come punizione a risistemare la sede".

Si scopre così il volto buonista della Lega, quando l'attacco viene da fuoco amico.

Forse è anche per questo che Bossi ha deciso di non denunciare ai magistrati il rinvenimento delle microspie nella sua abitazione romana e negli uffici del Ministero delle Riforme. Armatosi di coraggio, Bossi si è comportato né più e né meno dei boss mafiosi palermitani del calibro di Giuseppe Guttadauro e Nino Rotolo, quando hanno avuto il suo stesso sospetto. Hanno chiamato un privato e si sono fatti fare una bonifica, che ha confermato i loro dubbi.

Fra i capi mafia palermitani Guttadauro e Rotolo e Umberto Bossi c'è, però, una sostanziale differenza. I primi non avevano alcun obbligo di riferire i fatti all'Autorità Giudiziaria, che li stava indagando. Bossi, invece, in quanto ministro, è un pubblico ufficiale e come tale avrebbe avuto l'obbligo – ai sensi dell'art. 331 del codice di procedura penale – di presentare denuncia "per iscritto" e "senza ritardo al pubblico ministero o a un ufficiale di polizia giudiziaria".

Lo stesso obbligo avrebbero avuto tutti i pubblici ufficiali che, oltre al ministro Bossi, hanno avuto notizia del rinvenimento delle microspie, a partire dalla sua segretaria a finire al ministro dell'interno Maroni, che non può non essere stato informato dal leader del Carroccio di un fatto di così inaudita gravità. Se questo non è tempestivamente avvenuto, è stato già commesso un grave reato, indipendentemente dalla presunta illiceità dell'installazione delle microspie, che dovrà essere pure accertata.

Questo, però, nessuno lo dice e di questo nessuno si scandalizza.

Ed è così che la Lega Nord, che ha conquistato il cuore e non solo il voto dei vecchi militanti comunisti, degli operai e dei cattolici del Nord Italia, pensa di potere ancora governare con Berlusconi. Grazie ad una maggioranza che si fonda sul mercimonio dei parlamentari che la sostengono, con uno sfondo torbido di petardi e di cimici, funzionali ad alimentare il sistema dei ricatti incrociati che rappresentano il vero collante ed al contempo il primario obiettivo programmatico di questo Governo.