sabato 24 ottobre 2009

"Futruro Remoto” – Palermo, 27-10-2009, ore 16,30

"Futruro Remoto" – Palermo, 27-10-2009, ore 16,30

Il 27 ottobre 2009 (martedì), alle ore 16,30, presso l'Aula Magna del Giudice di Pace Penale di Palermo, in Via Donizzetti n. 14 (a 30 m. del Teatro Massimo), parteciperò con Sonia Alfano e Luigi de Magistris (e altri) al convegno "Futuro Remoto – Giustizia fra esternalizzazione, precariato e rischi legati alla sicurezza della gestione informatica", organizzato dal Comitao informatici ATU della Giustizia.

 

 

INTERVENTI:

On. Dott. Luigi De Magistris Eurodeputato ­On. Sonia Alfano Eurodeputato ­Dott. Gioacchino Genchi Consulente informatico uffici Giudiziari ­Dott.ssa Lidia Undiemi Dottoranda di ricerca dell'università di Palermo ­Caterina Tusa FP­CGIL Sicilia ­Eugenio Sasso FIOM REGIONALE CGIL ­Marco Caselli Testimonianze lavoratori ATU – EUTELIA ­Matteo Terzo Testimonianza lavoratori Stenotipia

 

 

L'attuale politica di esternalizzazione dei servizi informatici attuata dal ministero della Giustizia pone rilevanti questioni di interesse ge­nerale, che sostanzialmente ruotano attorno alla vicenda dei lavora­tori addetti all'assistenza informatica presso gli uffici giudiziari, la cui precarizzazione dura ormai da più di dieci anni a causa delle prece­denti strategie di outsourcing. Questo «giro d'affari» ha comportato la perdita del posto di la­voro di migliaia di tecnici informatici che per anni hanno prestato servizio presso i tribunali di tutta Italia. A breve stessa sorte toc­cherà a centinaia di lavoratori ancora in servizio. Nell'ottica della salvaguardia dell'attività giudiziaria, si consideri che un inevitabile effetto di tale politica è il coinvolgimento dei privati nella gestione dei dati giudiziari.

Da una prima analisi dei bandi di gara e dei contratti quadro stipu­lati fra il ministero della Giustizia e i privati pare, infatti, che non emergano specifiche, chiare ed adeguate garanzie circa i sistemi di sicurezza e l'attribuzione di responsabilità nei casi di violazione dei sistemi informatici oggetto di terziarizzazione. Occorre riflettere sul fatto che l' affidamento a fornitori esterni di determinati servizi pubblici implica che il cittadino, nei casi di cat­tiva amministrazione dell'attività esternalizzata, possa solo rivalersi nei confronti del privato. In altri termini, il rapporto pubblica am­ministrazione­cittadino si trasforma in un rapporto fra privati, con la conseguenza che la gestione della cosa pubblica segue prevalen­temente, se non addirittura esclusivamente, mere logiche di mercato. In questa direzione, si potrebbe infine prendere in considerazione l'eventuale esistenza di incompatibilità tra tale politica di outsour­cing ed alcune disposizioni di legge. Fra queste: ­la normativa in materia di protezione dei dati personali (d.lgs. n. 196/2003), specie in riferimento ai trattamenti in ambito giudiziario; ­il Codice dell'amministrazione digitale (d.lgs. n. 82/2005); ­il Testo unico sugli appalti pubblici (d.lgs. n. 163/2006).

1 commento:

Anonimo ha detto...

Gran bel convegno, ma soprattutto GRANDISSIMO intervento del Dott. Genchi, a breve on line in video.
Grazie Gioacchino ti voglio bene.

Luigi Amico