domenica 27 giugno 2010

Finalmente disponibile in rete la puntata di Matrix del 27 gennaio 2009, a cui ho partecipato con Enrico Mentana, prima che lo licensiassero da Mediaset

Finalmente, grazie all'impegno del giornalista libero Oliviero Genovese è possibile vedere in rete l'intera puntata di Matrix del 27 gennaio 2009 sul "caso Genchi".
Consapevole dei rischi, ho accettato l'invito di Enrico Mentana di partecipare alla sua trasmissione dopo le dichiarazioni di Silvio Berlusconi di qualche giorno prima, quando ad Olbia mi aveva definito "il più grande scandalo della storia della Repubblica", nel tentativo di delegettimarmi e di deligittamare con me le più moderne tecniche di indagine giudiziarie, con l'uso delle intercettazioni e dei tabulati telefonici.
Mentana è stato molto bravo nel condurre la trasmissione, con la realizzazione di servizi e interviste ad effetto (fra cui quella all'ex ministro Clemente Mastella), con le quali pensava di mettermi knock-out.
Non c'è riuscito e forse non è un caso che quella è stata per lui una delle ultime puntate di Matrix, prima del licenziamento da Mediaset.
Forse non è nemmeno un caso che alla prima puntata del nuovo Matrix, condotta da Alessio Vinci, ha partecipato alla trasmissione l'ex comandante dei ROS Mario Mori, seduto nella stessa poltrona in cui ero stato intervistato io.
Da allora ho cercato in tutti i modi di procurarmi una copia della puntata di Matrix del 27 gennaio 2009, che sembrava sparita dalle teche di Mediaset.
Nessuno ne sapeva più nulla, come se non fosse stata mai trasmessa.
In molti hanno tentato di nasconderla, visto che i temi trattati, dalle intercettazioni alle indagini sulle stragi, sono oggi più attuali di allora.
Con 30 chili in meno, ma con la stessa forza e determinazione di allora, ve ne propongo la visione al seguente link.
http://vimeo.com/12882029
I temi trattati sono tutti approfonditi nel libro intervista "Il caso Genchi. Storia di un uomo in balia dello Stato", di Edoardo Montolli, Aliberti editore.

3 commenti:

Merca60 ha detto...

Ho finito poco fa di leggere il libro. Lascia senza fiato. Lascia senza fiato perchè le sue relazioni riguardano senza dubbio solo una infima porzione dei contatti avvenuti nello stesso, lunghissimo, periodo tra persone che avrebbero dovuto astenersi dal farlo. A cominciare dai commissari di concorsi e selezioni di ogni tipo. Che tristezza. Ma anche che speranza, perché il triste esito della sua vicenda, che spero sia reversibile, ha portato tante persone a conoscenza di queste inaccettabili situazioni. Spero che tanti prendano coraggio e comincino a reagire, invece di subire, e quindi accettare supinamente, questa situazione.
Mi vengono anche in mente i tanti, nella pubblica amministrazione che avrebbero idee efficaci per migliorare il lavoro e il funzionamento della macchina pubblica, ma spesso vengono anche umiliati perché non è questo quello che interessa a chi nel tempo viene selezionato per dirigere.
Bellissimo l'episodio finale, peccato che tanti, troppi, infanghino quello che rappresenta la divisa che indossano.
Auguri, Italia.
Merca 60

Anonimo ha detto...

Grazie mille, dott. Genchi!
È veramente un documento molto interessante!

Quanto alle analisi storiche di Genchi mi permetto però di esprimere qualche perplessità. Non posso dubitare della correttezza dell'analisi e della valutazione dei dati da parte sua. Ma per quanto riguarda l'analisi politica generale e internazionale che avrebbe portato alla fine della Prima Repubblica rimangono alcuni dubbi.
So che ciò che Genchi chiama dietrologia, ossia le teorie di congiura, in ambiente gionalistico sono molto diffuse e hanno successo (si pensi alla uccisione del presidente Kennedy ed il film di O. Stone). Concordo che l'Italia dopo il 1945 non ha mai avuto la piena sovranità (ma neanche la Germania Federale) e che gli USA hanno sempre esercitato forti pressioni.
Ma non credo che ogni evento si possa spiegare come pianificato da una "mano lunga". Come storico credo che spesso anche il "caso" o "l'imprevisto" giochi un ruolo importante ossia che chi pianifica spesso non possa prevedere le conseguenze della sua azione. Da storico credo che spesso gli agenti storici sono molteplici e che il caso e l'imprevisto giochino un ruolo molto importante, ma anche l'ignoranza di chi agisce.

Ma questa discussione andrebbe fatta in altro luogo (non sono su facebook perché non mi fido).

Auguro tutto il meglio a Gioacchino Genchi e mandi i miei migliori saluti

Carlo da Basilea

Cepu ha detto...

Caspiterina, che attacchi pesanti. Un video da conservare con cura e diffondere al massimo.

Grazie di nuovo.