Non occorre aggiungere commenti alle parole oneste e coraggiose del magistrato Gabriella Nuzzi.
A parte le mistificazioni di regime e di un’informazione ormai asservita al potere, il sentimento e l’espressione che gli italiani onesti hanno ancora la forza di pronunciare agli uomini della "Casta" è:
VERGOGNATEVI!
Alla Associazione Nazionale Magistrati - ROMA
Al Siignor Presidente,
Le comunico, con questa mia, l’irrevocabile decisione di lasciare l’Associazione Nazionale Magistrati.
Il plauso da Lei pubblicamente reso all’ingiustizia subita, per mano politica, da noi Magistrati della Procura della Repubblica di Salerno è per me insopportabilmente oltraggioso.
Oltraggioso per la mia dignità di Persona e di essere Magistrato.
Sono stata, nel generale vile silenzio, pubblicamente ingiuriata; incolpata di ignoranza, negligenza, spregiudicatezza, assenza del senso delle istituzioni; infine, allontanata dalla mia sede e privata delle funzioni inquirenti, così, in un battito di ciglia, sulla base del nulla giuridico e di un processo sommario.
Per bocca sua e dei suoi amici e colleghi, la posizione dell’Associazione era già nota, sin dall’inizio.
Quale la colpa? Avere, contrariamente alla profusa apparenza, doverosamente adottato ed eseguito atti giudiziari legittimi e necessari, tali ritenuti nelle sedi giurisdizionali competenti.
Avere risposto ad istanze di verità e di giustizia. Avere accertato una sconcertante realtà che, però, doveva rimanere occultata.
Né lei, né alcuno dei componenti dell’associazione che oggi degnamente rappresenta ha sentito l’esigenza di capire e spiegare ciò che è davvero accaduto, la gravità e drammaticità di una vicenda che chiama a riflessioni profonde l’intera Magistratura, sul suo passato, su ciò che è, sul suo futuro; e non certo nell’interesse personale del singolo o del suo sponsor associativo, ma in forza di una superiore ragione ideale, che è – o dovrebbe essere – costantemente e perennemente viva nella coscienza di ogni Magistrato: la ricerca della verità.
Più facile far finta di credere alla menzogna: il conflitto, la guerra tra Procure, la isolata follia di “schegge impazzite”.
Il disordine desta scandalo: immediatamente va sedato e severamente punito.Il popolo saprà che è giusto così.
E il sacrificio di pochi varrà la Ragion di Stato.
L’Associazione non intende entrare nel merito. Chiuso.
Nel dolore di questi giorni, Signor Presidente, il mio pensiero corre alle solenni parole che da Lei (secondo quanto riportato dalla stampa) sarebbero state pubblicamente pronunciate pochi attimi dopo l’esemplare “condanna”: “Il sistema dimostra di avere gli anticorpi”.
Dunque, il sistema, ancora una volta, ha dimostrato di saper funzionare.
Mi chiedo, allora, inquieta, a quale “sistema” Lei faccia riferimento.
Quale il “sistema” di cui si sente così orgogliosamente rappresentante e garante.
Un “sistema” che non è in grado di assicurare l’osservanza minima delle regole del vivere civile, l’applicazione e l’esecuzione delle pene?
Un “sistema” in cui vana è resa anche l’affermazione giurisdizionale dei fondamentali diritti dell’essere umano; ove le istanze dei più deboli sono oppresse e calpestato il dolore di chi ancora piange le vittime di sangue?
Un “sistema” in cui l’impegno e il sacrificio silente dei singoli è schiacciato dal peso di una macchina infernale, dagli ingranaggi vetusti ed ormai irrimediabilmente inceppati?
Un “sistema” asservito agli interessi del potere, nel quale è più conveniente rinchiudere la verità in polverosi cassetti e continuare a costellare la carriera di brillanti successi?
Mi dica, Signor Presidente, quali sarebbero gli anticorpi che esso è in grado di generare? Punizioni esemplari a chi è ligio e coraggioso e impunità a chi palesemente delinque?
E quali i virus?
E mi spieghi, ancora, quale sarebbe “il modello di magistrato adeguato al ruolo costituzionale e alla rilevanza degli interessi coinvolti dall’esercizio della giurisdizione” che l’Associazione intenderebbe promuovere?
Ora, il “sistema” che io vedo non è affatto in grado di saper funzionare.
Al contrario, esso è malato, moribondo, affetto da un cancro incurabile, che lo condurrà inesorabilmente alla morte.
E io non voglio farne parte, perché sono viva e voglio costruire qualcosa di buono per i nostri figli.
Ho giurato fedeltà al solo Ordine Giudiziario e allo Stato della Repubblica Italiana.
La repentina violenza con la quale, in risposta ad un gradimento politico, si è sommariamente decisa la privazione delle funzioni inquirenti e l’allontanamento da inchieste in pieno svolgimento nei confronti di Magistrati che hanno solo adempiuto ai propri doveri, rende, francamente, assai sconcertanti i vostri stanchi e vuoti proclami, ormai recitati solo a voi stessi, come in uno specchio spaccato.
Mentre siete distratti dalla visione di qualche accattivante miraggio, faccio un fischio e vi dico che qui sono in gioco i principi dell’autonomia e dell’indipendenza della Giurisdizione.
Non gli orticelli privati.
Non vale mai la pena calpestare e lasciar calpestare la dignità degli esseri umani.
Per quanto mi riguarda, so che saprò adempiere con la stessa forza, onestà e professionalità anche funzioni diverse da quelle che mi sono state ingiustamente strappate, nel rispetto assoluto, come sempre, dei principi costituzionali, primo tra tutti quello per cui la Legge deve essere eguale per deboli e potenti.
So di avere accanto le coscienze forti e pure di chi ancora oggi, nonostante tutto, crede e combatte quotidianamente per l’affermazione della legalità.
Ed è per essa che continuerò sempre ad amare ed onorare profondamente questo lavoro.
Signor Presidente, continui a rappresentare se stesso e questa Associazione.
Io preferisco rappresentarmi da sola.
Dott.ssa Gabriella Nuzzi - Magistrato
13 commenti:
non c'è altra soluzione se non quella di lasciare questo paese infelice. Io e la mia famiglia ci stiamo provando. Solidarietà alle vittime dello stato, offesi e vilipesi, quando non uccisi, da quello stesso stato che cercano di tutelare quotidianamente. Che vergogna, che schifo
L'intromissione del ministro della Giustizia nell'inchiesta che stavano conducendo i pm di Salerno sui colleghi di Catanzaro, e il CSM che ubbidiente ha trasferito 5 magistrati e sospeso il procuratore capo Apicella, mettendolo senza stipendio..., mi convincono vieppiù che in Italia lo Stato di diritto, come lo intendeva Montesquieu, è finito.
Ed è morta la Democrazia, mentre stiamo scivolando in una forma di dittatura "dolce", dove comandano solo quelli che Genchi definisce "gli uomini della casta"!
il 28 Gennaio a Roma, piazza Farnese, Mercoledi dalle ore 09.00 alle ore 14.00.
chi viene con il treno:
Partenza: da Roma stazione termini , 1
A piedi per 50 metri
recarsi alla fermata TERMINI (MA-MB-FS)
Prendere la linea 64 (P.ZA STAZIONE S. PIETRO (FM)) per 9 fermate del 64, ogni 5 min.
Scendere alla fermata C.SO VITTORIO EMANUELE/S. A. DELLA VALLE
A piedi per 300 metri
fino all'arrivo roma piazza farnese , 1
Metri percorsi 3000 metri.
dovrebbe essere una giornata senza pioggia.
Partecipiamo in molti è importante.
ci sarà anche beppe grillo marco travaglio, di pietro, la manifestazione è stata organizzata da sonia alfano di familiari delle vittime di mafia.
auguri.
Dr. Genchi,
sicuramente già lo saprà, ma comunque le segnalo le dichiarazioni di Berlusconi nei suoi confronti.
E' vero che sta per uscire uno scandalo?
http://www.repubblica.it/2009/01/sezioni/politica/giustizia-8/giustizia-8/giustizia-8.html
Signor Genchi, la stimo molto per il lavoro che ha svolto e che continua a svolgere per scoperchiare il marcio che c'è nelle istituzioni.
Se mi permette le dò un consiglio spassionato, se non ci ha già pensato Lei da solo:
dal momento che lo stato di diritto italiano si sta dissolvendo come neve al sole, si riservi la possibilità di diffondere il suo archivio via internet.
Non si sa mai...
Egr. Anonimo (potevi almeno lasciare un nome alla fine)
se e' vero, cosa di cui dubito, che stimi molto il dott. Genchi, nonche' il suo lavoro, dovresti sapere che se il Dott. Genchi fa questo delicatissimo lavoro,da moltissimi anni, e' solo perche' egli, in quanto pubblico ufficiale, ha sempre svolto le sue indagini ed ha fatto le sue preziose analisi a queste indagini, proprio perche' non ha mai violato la legge, come gli consigli tu con tanta leggerezza, anche perche' se lui facesse come tu gli consigli,andrebbe oltre quelle che sono le funzioni del suo mandato e si metterebbe alla pari della casta, che approfittano della posizione che occupano interferiscono in tutti i movimenti di danaro pubblico (come ad esempio gli appalti di opere pubbliche o facendosi leggi che li rendano immuni dalla legge degli onesti, o facendo leggi apposite che favoriscano qualcuno, vedi tutte le leggti salva rete 4, o vedi il caso Alitalia finita in regalo a 16 amici degli amici per legge, accollando pero' le perdite di una vita al popolo italiano, poca roba: si parla solo di 3 o 4 miliardi di euro. Ritornando al discorso iniziale, tu dici "dal momento che lo stato di diritto italiano si sta dissolvendo come neve al sole" facciamo i fuorilegge, cosi' lo facciamo dissolvere prima. Non mi sembra proprio una bellissima idea, la giustizia la devi ottenere con la legge, anche quando hai a che fare con dei mascalzoni. Molti giudici sono morti per questo, perche' non hanno usato le cartucce che avevano nel loro fucile. Le porcherie scoperte da De Magistris, sono tutt'ora valide e in essere, ma hanno valore solo se De magistris potesse portare a termine le sue indagini come magistrato, non avrebbero nessun valore invece, se De Magistris, scrivesse un libro denuncia, come persona, perche' quello che lui ha potuto scoprire, l'ha saputo come magistrato, l'unico autorizzato a fare indagini sui malaffari o comunque su qualunque attivita illecita; come persona lui e' come se non sapesse niente, per cui mio egr. anonimo, per quanto saremmo tutti curiosi di sapere "CHI" ha fatto "COSA", bisogna che la legge stia nei ranghi, e se anche sappiamo di subire delle profonde ingiustizie, vedi i vari trasferimenti DE Magistris, Forleo, Apicella, dobbiamo si' combattere, ma entro i limiti della legge, altrimenti saremmo uguali o peggio di loro.
Un saluto, Valerio
Carissimo dottor Genchi, sono solo una piccola cittadina ma spero che le arrivi in queste poche righe tutta la mia stima e solidarietà: sono con lei, sempre dalla sua parte, dalla parte della verità e della Giustizia che lei rappresenta e che ha sempre rappresentato con onore!
Come tanti sulla rete anch'io ho un piccolo blog e nella mia più completa ignoranza ma mi creda nella più totale buona fede anch'io le dico: se può esserle d'aiuto pubblichi tutte le sue intercettazioni sulla rete, non si faccia mettere nel sacco,nessuno può dire certe cose su di lei e su tutti coloro che hanno indagato su queste inchieste e infangarvi contando sul fatto che noi cittadini non sapremo mai la verità dei fatti e quindi possono mentire così impunemente e farla franca.
Lei è una persona intelligente e so che farà la cose migliore, io come tanti cittadini non la lasceremo mai da solo!
Con infinita stima e solidarietà
Anna
Caro dott. Genchi,
Lei ha tutta la mia stima e vicinanza. Sono Salvatore Fontana, insegno in un liceo di Palermo e, a fronte di tanto marciume, ancora posso dire che vi è, viva, una parte sana del Paese che non scinde la proclamata adesione ai Valori della Costituzione dalla loro concreta applicazione nella vita quotidiana. Siamo, temo, una minoranza, ma sono ORGOGLIOSO di essere con Lei.
Continui, infine, a non cedere alle provocazioni, li lasci parlare: chi ha il totale controllo delle televisioni è, su quel campo, invncibile. Li lasci sbraitare: il Suo silenzio fa loro più male che bene, rende le loro sguaiate grida meno comprensibili all'opinione pubblica (a parer mio).
Se scende nell'arena della diatriba mediatica la stritoleranno, qundi li ignori, IGNORIAMOLI TUTTI.
Le giunga il mio abbraccio
Salvatore Fontana
Sono un operaio metalmeccanico e sono molto indignato su come i giornali e le televisioni facciano informazione.
Purtroppo la maggior parte dell' opnione pubblica è assuefatta , noi ci sentiamo impotenti e questi temi non vengono presi in considerazione da altri miei colleghi oppure sono visti con distacco e indifferenza. Con gli amici questi sono argomenti da scocciature e parlarne sei visto come un malato o sovversivo ti guardano come un alieno...
Sappia comunque che la stimo e ha la mia solidarietà e cercherò nel mio picccolo di fare arrivare la verità contro il vento calunnioso e costante dell' informazione !!!
Gioacchino Genchi io la stimo. Grazie di esistere.
Ho apprezzato molto le parole della lettera. Solo in rete avrei potuto leggerla. Francesco-
Grazie a Leonardo Rossi...
x qsto STREPITOSO BLOG..
Ho letto la lettera della Dott.ssa Gabriella Nuzzi...sono allibita ed esterrefatta...!!..x cui esprimo tutta la mia solidarietà...
Spero..verrà il tempo della Rivoluzione Fra..ops Italiana...x sconfiggere il male mediatico di quel..fottuto PiDiusta..(scusate l'insolenza..ma quando ce vò..ce..vò) Tanja Gagliardi
N.B.(Quell'INFAME cavaliere..NON
E'IL MIO PRESIDENTE)
Mi piacerebbe guardare negli occhi questo Sig.Presidente che legge la lettera della Dottoressa Nuzzi, per vedere se prova almeno un filo di vergogna.
E' vero c'è solo una cosa da dire:
V E R G O G N A !
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